domenica 10 febbraio 2013

Ben Goldrace: Combattere la cattiva scienza

In questo post presentiamo un intervento del medico ed epidemiologo Ben Goldacre, uno dei promotori della campagna ALLTRIALS, tenuto nel 2011 durante una conferenza dell'organizzazione nonprofit TED.

Ben Goldacre

Il dottor Goldacre comincia il suo intervento evidenziando le contraddizioni e l'inesistenza di prove scientifiche alla base della maggior parte delle notizie che riguardano la nutrizione e l'efficacia degli integratori alimentari e di come parecchie affermazioni in tale ambito vengono sostenute solo sul principio di autorità di chi parla e non da una verifica puntuale che il metodo scientifico dovrebbe imporre. Riportiamo di seguito alcuni estratti del suo discorso mentre è possibile vedere sottotitolato in italiano l'intero intervento alla conferenza TED.

Clicca per vedere il video su TED.com

"L'effetto placebo è una delle cose più affascinanti del mondo della medicina. Non si tratta solo di prendere una pillola, e i risultati e il dolore migliorano. Si tratta delle nostre convinzioni e delle nostre aspettative. Si tratta del significato culturale del trattamento. Ed è stato dimostrato in tutta una serie di studi affascinanti confrontando un tipo di placebo con un altro. Sappiamo quindi, per esempio, che due pastiglie di zucchero al giorno sono un trattamento più efficace per sbarazzarsi delle ulcere gastriche di una pastiglia di zucchero. Due pastiglie di zucchero al giorno battono una pastiglia di zucchero al giorno. Ed è una scoperta ridicola e stravagante, ma è vero. Sappiamo da tre diversi studi su tre diversi tipi di dolore che un'iniezione di acqua salata è un trattamento più efficace contro il dolore di una pillola di zucchero, prendere una finta pillola che non contiene nessun medicinale - non perché l'iniezione o le pillole facciano fisicamente nulla al corpo, ma perché un'iniezione sembra un intervento molto più drastico. Sappiamo quindi che le nostre convinzioni e aspettative possono essere manipolate, ed è il motivo per cui facciamo esperimenti in cui controlliamo l'effetto placebo - dove la metà delle persone ricevono un vero trattamento e l'altra metà ricevono un placebo."

"Le distrorsioni di cui si parlava all'inizio, non avvengono solo nel campo del nutrizionismo e sulle pagine dei giornali ma anche l'industria farmaceutica utilizza esattamente lo stesso tipo di trucchi e strumenti, ma in una versione leggermente più sofisticata, allo scopo di distorcere le evidenze che presentano a dottori e pazienti, e che noi utilizziamo per prendere decisioni di vitale importanza.

In primo luogo, il test contro il placebo: tutti pensano che sappiano che un test debba essere un confronto della nuova medicina contro il placebo. Ma di fatto in molte situazioni non è così. Perchè spesso esiste già un buon trattamento disponibile, quindi non si vuole far sapere che nuovo trattamento alternativo è meglio di niente. Vogliamo sapere che è migliore del miglior trattamento attualmente disponibile. E ancora si vedono persone che fanno ripetutamente test rispetto al placebo. E si riescono a ottenere licenze per la commercializzazione di medicinali con i soli dati che mostrano che è meglio di niente, il ché è inutile per un medico come me che cerca di prendere decisioni.
"

"Ma non è l'unico modo di manipolare i dati. I dati si possono manipolare anche facendo il giochino di confrontare il nuovo medicinale con robaccia. Si può somministrare il medicinale concorrente in dosi molto basse, cosicché le persone non siano trattate adeguatamente. Si può somministrare il medicinale concorrente in dosi troppo alte, per provocare alla gente effetti collateriali. Ed è proprio quello che è successo con i medicinali antipsicotici per la schizofrenia. 20 anni fa, è stata lanciata una nuova generazione di medicinali antipsicotici e la promessa era che avrebbero avuto meno effetti collaterali. Quindi si è cominciata la sperimentazione su questi nuovi medicinali rispetto a quelli vecchi, ma hanno somministrato i vecchi medicinali in dosi altissime. E la conclusione è scontata, se dai un medicinale a dosi così alte, avrà maggiori effetti collaterali e il nuovo medicinale sembrerà migliore."

"10 anni fa, la storia si ripete, è interessante notare, quando è scaduto il brevetto del risperidone, il primo della nuova generazione di medicinali antipsicotici, tutti potevano fare copie. Tutti volevano mostrare che il loro medicinale era meglio del risperidone, quindi si vedono tutta una serie di sperimentazioni che confrontano i nuovi medicinali antipsicotici rispetto al risperidone a 8 milligrammi al giorno. Ancora una volta, non una dose da pazzi, non una dose illegale, ma molto più alta del normale. Quindi per forza i nuovi medicinali sembrano migliori. E non stupisce che complessivamente, le sperimentazioni finanziate dall'industria danno risultati positivi quattro volte in più rispetto alle sperimentazioni sostenute in maniera indipendente."

"Ma - ed è un grosso ma - salta fuori, osservando i metodi utilizzati per le sperimentazioni finanziate dall'industria, che di fatto sono migliori delle sperimentazioni indipendenti. Eppure, riescono sempre ad ottenere il risultato che volevano. Allora come funziona? Come si spiega questo strano fenomeno? Si scopre che quello che succede è che i dati negativi si perdono per strada; vengono nascosti a dottori e pazienti. Ed è l'aspetto più importante di tutta la storia. Bisognerebbe avere tutti i dati di un particolare trattamento per capire se è realmente efficace. E ci sono due modi diversi di identificare se dei dati sono stati persi per strada. Si può usare la statistica, o si può usare la storia."

"Le storie? Sono atroci, lo sono veramente. Questo è un medicinale chiamato reboxetina. È un medicinale che io stesso ho prescritto a pazienti. Avevo letto le sperimentazioni su questo. Erano tutte positive. Erano state condotte bene. Non ho trovato difetti. Sfortunatamente, si è scoperto, che molte di queste sperimentazioni sono state occultate. In effetti, 76 per cento di tutte le sperimentazioni fatte su questo medicinale sono state occultate a medici e pazienti. Se ci pensate, se lanciassi una moneta un centinaio di volte, e se mi fosse permesso trattenere il risultato la metà delle volte, allora potrei convincervi che ho una moneta con due teste. Rimuovendo la metà dei dati, non possiamo mai sapere quale sia il vero effetto di questa medicina."

"E non è una storia isolata. Circa la metà dei dati degli esperimenti sugli antidepressivi sono stati nascosti, ma si va molto oltre. Il Nordic Cochrane Group stava cercando di mettere le mani sui dati per metterli insieme. I Cochrane Groups sono una collaborazione internazionale senza fini di lucro che produce relazioni sistematiche di tutti i dati che siano mai stati mostrati. E hanno bisogno di avere accesso a tutti i dati di sperimentazione. Ma le aziende nascondono loro i dati, e così ha fatto l'Agenzia europea per i medicinali per tre anni."

"È un problema a cui manca ancora una soluzione. Per mostrare quanto sia importante il fenomeno, questo è un medicinale chiamato Tamiflu, su cui i governi del mondo hanno speso miliardi di dollari. E spendono quei soldi sulla base della promessa che sia un medicinale che riduce il tasso di complicazioni legate all'influenza. Abbiamo già i dati che mostrano che riduce la durata dell'influenza di qualche ora. Ma non mi importa veramente. Ai governi non interessa. Se avete l'influenza mi dispiace, lo so che è terribile, ma non spenderemo miliardi di dollari cercando di ridurre la durata dei sintomi della vostra influenza di mezza giornata. Prescriviamo questi medicinali, li accumuliamo per le emergenze sulla base dell'interpretazione che ridurranno il numero delle complicazioni, che significa pneumonia e che significa morte. Il Cochrane Group delle malattie infettive, che ha sede in Italia, sta cercando di ottenere dalle aziende farmaceutiche i dati completi in forma utilizzabile così che possano prendere decisioni definitive sull'efficacia di un medicinale, e non sono stati in grado di ottenere quell'informazione. È indubbiamente il problema etico singolo più grande a cui deve far fronte la medicina di oggi. Non possiamo prendere decisioni in assenza di tutte le informazioni."

Ben Goldacre dopo la laurea in medicina a Oxford e una breve carriera accademica, si dedica a tempo pieno al giornalismo scientifico. E' autore di "La cattiva scienza" - Bruno Mondadori Editore e “Bad Pharma: How Drug Companies Mislead Doctors and Harm Patients” ("Bad Pharma: come le aziende farmaceutiche ingannano i medici e danneggiano i pazienti.")
 

1 commento:

  1. ho letto il suo libro sui trials...molto interessante, permette di comprendere qualcosa in più rispetto ad un argomento del quale si conosceva già l'esistenza

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